Al tempo della nascita di Roma il territorio doveva essere tanto affascinante quanto ostile e misterioso e prima che l’Urbe dominasse tutto il Mediterraneo, era la natura a farla da padrona.
Si credeva che in mezzo ai boschi, presso le tante sorgenti, abitassero le ninfe e c’è chi credeva che bastasse vederle per perdere il senno e diventare pazzi, forse anche per la loro proverbiale bellezza.
Lo stesso dio Tiberino era figlio di Giano e di una ninfa, di nome Camesena.
Una delle ninfe più celebrate era Iuturna, le cui acque erano considerate benefiche… il suo nome deriverebbe dal verbo latino iuvare, cioè giovare, far bene.
Si tramanda anche che ella fosse una delle amanti di Giano. In suo onore ogni anno si teneva la festa della iuturnalia e la sua fonte, presso il Foro Romano, era abbellita da splendide decorazioni.