Palazzo Mattei e la sua fontana

ghetto ebraico

Chi sente piazza Mattei associa la piazza alla bellissima fontana delle Tartarughe, proprio quest’ultima è legata ad una delle numerose leggende di Roma.
Il Duca Mattei, proprietario del palazzo che si affaccia sulla suddetta piazza, era un uomo dedico al gioco e per il gioco aveva perduto quasi tutte le sue fortune; addirittura una ninna nanna romanesca ” … un quattro, un cinque, un sei, perse il palazzo il duca Mattei …” ci racconta quanto questo nobile fosse caduto in disgrazia per colpa del vizio del gioco.
Il Mattei si era innamorato di una ragazza, ma il padre della fanciulla ostacolava le nozze dicendo che per sua figlia non bastava il titolo nobiliare, ma ci volevano i quattrini.
Il duca, saputo cosa si diceva in giro, una sera invitò a cena il futuro suocero e lo trattenne per tutta la notte. Il mattino seguente aprì una finestra osservando divertito la faccia dell’ospite che, pieno di stupore e di meraviglia, si trovò davanti una bellissima fontana che fino alla sera prima non c’era.
Il duca dopo aver soddisfatto il suo “nobile”, orgoglioso per aver dimostrato di saper far costruire una fontana in una sola notte, fece murare la finestra affinché nessuno la potesse più ammirare da quella posizione.

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