Oratorio del Santissimo Sacramento

In piazza Poli, tra via del Tritone e piazza Trevi, sorge l’Oratorio settecentesco intitolato al SS. Sacramento e conosciuto anche come oratorio di S. Maria in Via (da non confondere con la chiesa alle sue spalle chiamata S. Maria in Via).

Fu costruito nel 1576, durante il pontificato di Gregorio XIII, dalla Confraternita del SS. Sacramento; la facciata fu realizzata vent’anni dopo e fu ultimata solo nel 1681 da Carlo Rainaldi. Durante il pontificato di Benedetto XIII (1724-1730) l’oratorio fu quasi completamente rifatto dall’architetto Domenico Gregorini, completato con la collaborazione di altri famosi architetti e fu realizzata la decorazione dell’interno.

La facciata, su due ordini di lesene, è piuttosto movimentata e di vaga ispirazione borrominiana. Il portale è affiancato da due coppie di pilastri con capitello ionico, con le volute unite da festoncini, che sorreggono un frontone curvilineo spezzato. Questo è sormontato da due statue settecentesche di Paolo Benaglia raffiguranti la “Fede” e la “Speranza”. Nell’ordine superiore, coronato da un timpano mistilineo, c’è un grande finestrone rettangolare con un frontoncino ed ai lati due oblunghe finestre sagomate.

L’interno è a pianta ellittica con numerose coppie di lesene scanalate corinzie addossate alle pareti.

La decorazione della cupola è opera di Luigi Martinori; la “Sacra Famiglia” sull’altare maggiore è una pala di Francesco Trevisani e risale al XVIII secolo.

I due organi sono dell’ottocento: uno posto in un elegante cantoria in legno dorato e dipinto sulla parete sopra l’ingresso; l’altro, semplice ma molto bello, a destra dell’altare maggiore.

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